Al pomeriggio, nelle giornate della festa, quando il caldo sole dell'estate si erge sopra le colline e riscalda la terra per dare i preziosi frutti, sul promontorio nei pressi della Parrocchia di Cantavenna si sente un fervente vociferare.
Seguendo la via che porta al luogo dove a miglior vita riposano gli avi, ci si può meravigliare per l'immagine che ci si pone dinnanzi, dove collina, pianura e montagna sembrano gridare al miracolo della natura,il tutto sotto la guida silenziosa e sicura del Po.
Lungo il cammino il vociferare aumenta, e si confonde con il tintinnio delle bocce, gioco a cui la gente del luogo è legata da antiche tradizioni.
Poco più innanzi infatti, sotto un imponente castagno, trovano riparo dal sole gli abitanti del borgo, intenti a discutere dei problemi quotidiani della terra, della politica, della vita o semplicemente per un momento di spensieratezza, giocando, tentando di avvicinarsi sempre di più al "bulin".