Le origini del Ricetto e del Castello
Il paese di Gabiano ha una lunga storia e il nome stesso del Comune conserva una traccia delle proprie origini romane.
Tra il IV e il V secolo dopo Cristo infatti, negli anni più bui del dominio di Roma - proprio nel punto dove la strada romana che correva sulla dorsale delle colline da Vardacate (Casale Monferrato) a Industria (Monteu da Po') piegava per raggiungere le sponde del Po - era sorto un fundus, un insediamento rurale romano appartenente a un certo Gabius e con il passare degli anni quelle terre avevano ereditato il nome del primo padrone.
Poi arrivarono i barbari: Goti, Longobardi, Franchi invasero la zona, senza insediarsi però nel borgo romano. Le rozze popolazioni germaniche preferirono fondare nuovi villaggi cui avrebbero dato nomi derivati dalla propria lingua:nacquero allora Varengo, Zoalengo, Mincengo, Martinengo.
Al tempo di Carlo Magno, Gabiano era divenuto un feudo di proprietà dell'Abbazia di Novalesa ed il territorio di Gabiano comprendeva già tutte le colline attorno al rio Gaminella, la pianura e i villaggi sulla sponda sinistra del fiume dove era pure il trafficato porto fluviale.
Nel X secolo, all'apice della grande rinascita della società medievale, quando molte erano divenute le ricchezze accumulate dalla popolazione, sull'altura del colle venne costruita una robusta fortificazione - il castrum - che avrebbe protetto uomini e donne del paese.
La fortezza in origine consisteva in un robusto casamento, costruito sul podere di uno dei più ricchi possidenti, circondato da una cinta muraria.