Piagera
Cenni storici
Nel 1576 il fiume Po fa "il salto": dal letto precedente, posizionato ai piedi delle colline del territorio del Feudo di Gabiano, appannaggio dei Marchesi Durazzo, si sposta verso nord aprendosi un nuovo corso sul terreno del Comune di Fontanetto, lasciando dietro sé circa mille giornate (più di trecento ettari) di sassi: le Ghiaie, appunto.
Le successive, periodiche esondazioni, eventi questi assai più comuni che non il "salto" del 1576, trasformano rapidamente e continuamente questa pianura.
I continui apporti di limo ne fanno un'area fertilissima, ma gli sconvolgimenti delle piene sconfiggono sempre gli sforzi (allora lavoro di braccia o di bestie da soma) di sistemazione dei terreni ad uso agricolo.
Inoltre, la Piana delle "Ghiaie" è oggetto di una aspra contesa tra i Feudatari e le comunità dei due paesi: lo spostamento dei confini coinvolge e stravolge anche l'Area Pedaggera (è l'attuale località Piagera, sede del Mercato Ortofrutticolo), dove veniva riscosso il pedaggio per l'attraversamento del torrente assunto a "Marca" del confine del Feudo di Gabiano.
Dopo una battaglia legale durata quasi due secoli, il terreno delle Ghiaie viene solo in parte attribuito alla Comunità di Gabiano; il Marchese di Gabiano intanto ha ceduto la proprietà di buona parte delle Ghiaie al Comune.
L'utilizzo sistematico delle Ghiaie per fini agricoli è comunque la conseguenza della realizzazione di vari tronchi di argini e risale ai primi anni del Novecento: l'area di proprietà comunale viene suddivisa in centinaia di lotti che vengono, uno per uno, banditi all'asta: i gabianesi, seguendo l'esempio dei fattori del Marchese, affiancano alle coltivazioni tradizionali dei loro terreni di collina (la vigna, i foraggi, ecc.) nuove innumerevoli coltivazioni permesse dai terreni delle Ghiaie, fertilissimi, ben drenati e di più agevole gestione.
Sono gli anni dei "piantamenti" di peschi, dei peperoni, degli asparagi, dei fagiolini, delle fragole.
Partono vari tentativi di allestire, in diversi siti gravitanti attorno alla zona della Piagera e delle Ghiaie, dei Mercati Ortofrutticoli: prende piede la coscienza - siamo nel secondo dopoguerra - della necessità di allestire una struttura definitiva, realizzata negli anni Cinquanta appunto alla Piagera di Gabiano.