Dal Medioevo a oggi
Nel 1247 Rainero e Bastardino, illegittimi Aleramici, ricevono l'investitura del feudo di Gabiano.
Sono i capostipiti del casato che deterrà giurisdizione e privilegi sul Borgo fino al 1421.
Il luogo era di rilevante importanza strategica ed economica (si pagava una tassa per attraversare il Po).
Il feudo tornerà successivamente ai Signori del Monferrato, verrà concesso in pegno agli Scarampi, passerà ad un ramo degli Incisa.
Nel 1531 Carlo Montiglio, consigliere marchionale e governatore del castello di Casale, subentra agli Incisa nel possesso di Gabiano e cumulando concessioni ed acquisti, diventa Signore della contea di Gabiano.
Nel 1618 la contea viene ceduta da un Montiglio al duca Ferdinando Gonzaga in cambio di un vitalizio.
Il castello è ridotto in cattive condizioni: infissi divelti, soffitti sfondati, in seguito a un'occupazione di truppe sabaude.
Nel 1624 il feudo gabianese, eretto a marchesato, viene ceduto ad Antonio Durazzo, gentiluomo genovese.
Da allora in poi i beni si manterranno nelle mani di questa famiglia sino alla morte del marchese Giacomo Filippo nel 1922, passeranno quindi alla moglie Matilde, nata principessa Giustiniani, e poi alla di lei nipote marchesa Carlotta Cattaneo Adorno.
Attualmente la proprietà è dei figli della marchesa Carlotta.
Nel corso del Seicento il declino del castello prosegue: ridotto al rango di cascinone, viene occupato ancora dalle truppe sabaude da 1628 al 1631, nel 1692 è dato alle fiamme da un contingente di soldati arimanni.
Nel Settecento è restaurato e ridotto a forma di palazzo di campagna.
Nel 1907 il castello viene restaurato secondo i canoni allora tanto in voga del revival medievale, secondo i consigli di Alfredo d'Andrade.
I lavori, iniziati lo stesso anno sotto la direzione dell'architetto Lanfranco Cusani di Parma, sono sospesi durante il Prima Guerra Mondiale e portati a termine negli anni Trenta con la ristrutturazione in stile neogotico delle case attigue alla vecchia fortezza, il borgo medievale e i fabbricati agricoli e vinicoli.
Il castello, così rinnovato, fu inaugurato nel 1935 alla presenza della Regina Elena di Savoia, di cui la marchesa Matilde era dama di corte.
I lavori di restauro si sono concretizzati in una scenografia che, se non è molto servita agli interessi dell'architettura, hanno giovato sicuramente al paesaggio.
A metà degli anni '50 nel cortile inferiore del castello vennero proiettati in anteprima europea, per iniziativa dell'on. Giuseppe Brusasca di Cantavenna, sottosegretario allo spettacolo, il film "Guerra e pace", dramma eloquente del mutamento delle generazioni per effetto della guerra e successivamente "Le notti di Cabiria", alla presenza del regista Federico Fellini e di Giulietta Masina.
Il complesso del castello comprende anche una cappella ed uno splendido parco con un labirinto di siepi in bosso.